Un’altra serata con degli amici del mare. Perché quando si pesca siamo tutti circospetti con gli altri pescatori ma all’asciutto ci sentiamo tutti compari.

Stavolta tocca a Marco Bardi. Inutile qualsiasi presentazione.

Tanto che le presentazioni dobbiamo farle noi. Dicendo a che “livello di pesca” siamo e scoprendo subito che il livello di pesca è mediamente alto.

Avevo conosciuto Stefano Bellani nell’uscita di Capraia e mi aspettavo un tipo simile.

Invece tutt’altro.

Mai un commento di troppo. Anzi, magari un silenzio là dove poteva stare un “io”. Mai immodesto ma sempre lineare.

Il vero uomo di mare. Perché in fondo tutti sappiamo che dobbiamo andare in due a pescare ma tutti sappiamo quanto sia bello godersi il mare da soli. E più che stiamo soli, più che ci vorremmo stare.

Molto interessante anche la lezione in se’. Anche questa basata molto sul tenere i piedi per terra. Nessuna esagerazione di profondità o tempi da record. Anzi, la tecnica era alla base di tutto. Discesa. Movimento. Piombatura.

Filmati che esaltano il mare più dell’uomo e (con qualche ripresa di troppo sulle Ice) spiegano con esaurienti immagini come fare e come non fare.

Peccato solo che siano mancate le fasi finali delle catture. Delle catture “vere”. Quelle per cui poi si va a sentire un “Marco Bardi”. Denticioni, tonni, cernie grosse come me… e come al solito quando si rompe un po’ il ghiaccio con questi personaggi, è arrivato il tempo di andare a casa….

Ed ecco che torniamo tutti a casa, con la speranza di riuscire a mettere in pratica qualche consiglio ricevuto e magari ringraziarlo per qualche cattura in più riuscita….

Ed ovviamente sempre un grazie speciale ai sempre disponibilissimi Lorenzo e Sandro.

Niccolò Brusini

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